Recensione: Aftershocks 1x06

GHOST ADVENTURES: AFTERSHOCKS

1X06 - YORKTOWN HOSPITAL / TRANS-ALLEGHENY LUNATIC ASYLUM



In questo episodio è stato molto sottolineato il pericolo del cosiddetto “attachment” (in italiano ancora non riesco a trovare una parola adatta per riassumere il concetto per intero) che le persone subiscono dagli spiriti. E' stato un argomento grandemente affrontato in precedenza, ma stavolta ci si è voluto focalizzare meglio sopra per dargli una spiegazione più logica invece che solo emotiva, com’era accaduto nel caso del Bobby Mackey’s. Zak ci ha potuto così confermare che più rimani a contatto con un posto infestato, più la tua anima ne rimane corrotta. Semplicemente è come una droga, perché l’energia (e l’energia è REALE) di queste entità hanno effetto sul tuo corpo e la tua mente e a lungo andare ne diventi dipendente, che tu ne sia consapevole o meno. Inoltre, per quanto riguarda Zak personalmente, come già aveva confidato nel suo libro “Dark World”, moltissime sue relazioni sono finite perché le ragazze sono rimaste vittime degli attacchi di spiriti legati a lui, il che non gli ha reso la vita amorosa semplicissima. Ha detto praticamente le stesse cose che aveva scritto nel libro, ma sentirgliele pronunciare guardandolo negli occhi non fa che confermarmi di aver capito bene che tipo di persona in realtà è. E proprio per questo sono amministratrice di questo fandom: ho capito pienamente tutti e tre, Zak, Nick e Aaron.

 

Nella prima parte Zak incontra Mike Henson, il custode dello Yorktown Memorial Hospital. Insieme hanno parlato ancora degli spiriti che infestano il posto e dei magnifici EVP catturati, con anche l’accorgimento dell’ultimo minuto di avere rilevato un’altra voce. La cosa su cui però vorrei concentrarmi, riguardo a questa parte dell’episodio, non è bensì l’opera dei morti quanto quella dei vivi. Della crudeltà degli esseri umani quando sono accecati dall’ignoranza, dall’invidia e dall’odio. Chi ha visto l’episodio dell’indagine (l'episodio 4x20, visibile qui) si ricorderà di certo della scena spassosissima di Zak che fugge terrorizzato dalla comparsa in scena di un asino, che poi si è scoperto essere l’animale domestico di Mike, Spirit. Abbiamo riso tutti davanti a quella scena e Zak la stava per riproporre sullo schermo, quando Mike l’ha fermato annunciando che Spirit è stato ucciso. La faccia di Zak nell’apprenderlo non me la scorderò mai finché vivo e mi sono venute le lacrime agli occhi. Non si sa chi sia il colpevole, ma Mike sospetta di alcuni personaggi che abbiano voluto vendicarsi di lui e/o della fama del posto, avvelenando così il povero Spirit. Vedete, nel mondo del paranormale ci si divide tra credenti e scettici, ma ovviamente in entrambe le fazioni ci sono gli estremisti e Zak ha parlato della peggior specie di scettico estremista. Gente talmente spietata, ignorante e irrispettosa che non si ferma davanti a nulla pur di punire chi osa alimentare quelle che loro sono convinti siano “fesserie sui fantasmi”. Mike ha detto “Non so chi lo abbia ucciso, perché se no adesso sarei in prigione”, Zak ha risposto: “Io ho una cagnolina, Gracie. Se qualcuno le facesse del male farei esattamente quello che hai detto tu e anche io sarei in prigione”. Pure io sono dello stesso avviso…. comunque sia, RIP Spirit.

 

Ora veniamo alla parte dedicata al Trans-Allegheny Lunatic Asylum, o TALA. L’episodio in questione è stato uno speciale di Halloween, organizzato come evento con alcuni fan e andato in onda live, per la durata di ben 7 ore…. una bella fatica! La proprietaria della struttura è Rebecca Gleason, con cui Zak ha avuto modo di collaborare anche per "Paranormal Challenge" (un altro programma che ha condotto, durato una sola stagione) e lei non smette mai di ringraziare lui e tutte le altre squadre di ricercatori del paranormale che lavorano o hanno lavorato al TALA perché non solo hanno contribuito a tirare su soldi per ristrutturare certe aree, ma hanno anche aiutato a far scoprire la sua storia per poi narrarla accuratamente. Questo è un altro punto a favore di Ghost Adventures, che oltre al parlare dei fantasmi che abitano i luoghi, si permette sempre di approfondire anche la loro storia, scavando e tirando fuori eventi reali che fino a quel momento non erano stati trattati. Altro motivo per cui amo Ghost Adventures: la loro cura per la storia. Io sono una grandissima appassionata di storia, certo non quella americana e non quella che trattano spesso loro, ma comunque il pallino ce l’ho sempre e se l’argomento viene affrontato ottengono tutta la mia attenzione. Qui è anche venuto fuori l’entusiasmo di Zak per il suo lavoro, entusiasmo che fa sempre piacere vedere espresso fuori da "Ghost Adventures", come appunto qui in "Aftershocks" o nei vlog. Non c’è niente di meglio, a mio parere, di vedergli quella luce negli occhi.

 

Gwen

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