Le domande che Gian Temperilli e sua figlia Sophia hanno rivolto a Nick sono state molto semplici e direi basilari, tanto che Nick ha risposto rispolverando aneddoti già ampiamente usati in passato.
Hanno parlato dell'indagine svolta insieme alla Queen Mary, sul fatto che sia lui che Sophia hanno visto un'ombra nei pressi della piscina, scoperta che poi è stata tagliata nel montaggio dell'episodio. Nick ritiene che su quella nave (soprattutto dov'è locata la piscina) ci sia un'energia tale da riuscire ad indurre le persone a rivalutare le proprie idee sul paranormale. Cosa che è successa a lui al Linda Vista Hospital, esperienza che ha raccontato di nuovo usandola per fare questo paragone.
Gli hanno fatto le congratulazioni per la nascita di Chloë e mi sento in dovere riportare la sua dolcissima risposta per esteso:
"Grazie mille. Avere un bambino è la cosa più meravigliosa del mondo, è una parte di te che tieni tra le braccia. Poi Annabelle è fantastica, è ricca di energia. Direi che è vivace come me quando avevo la sua età, il che è un problema (ride). Ho le mani occupate da due bambine ed è una cosa che amo."
Si è parlato di American Ninja Warrior, su cosa lo abbia spinto a parteciparvi. Ha semplicemente raccontato che vivendo per quasi 12 anni a Las Vegas e girando per tutte quelle vecchie location per lavoro la sua salute ne ha un po' risentito. Da ragazzo era abituato a praticare moltissimi sport e una volta trasferitosi per frequentare la University of Nevada si è dovuto impegnare in altro. Quando Annabelle aveva un anno (2011), lui e la moglie hanno deciso di tornare a vivere nel New Hampshire, a due passi dalla famiglia. Un giorno, si è ritrovato a giocare a basket con i suoi amici d'infanzia e si è slogato una caviglia, il che lo ha costretto a passare un po' di tempo davanti alla tv. Ha visto "American Ninja Warrior" e ha rispolverato il suo animo dinamico e competitivo, decidendo di allenarsi a fondo e mettersi a lavoro per tornare in forma e poter partecipare a quel programma.
Ha raccontato poi, rispondendo ad un'altra domanda, del viaggio che ha fatto con sua moglie ai tempi del college, in giro per il Nevada, e di come questo viaggio abbia acceso in lui una vera curiosità per il paranormale. Ha citato Virginia City, dove poi ha indagato diverse volte per Ghost Adventures, e ll'Area 51. E' una storia che narra anche nel suo libro, basti sapere che si sono spinti fino al limite estremo consentito di quella zona e che hanno rischiato minimo di venire arrestati e, alla peggio, che gli sparassero. Ovviamente l'ha messa sul ridere. Ma questo dice tanto sullo spirito avventuroso di Nick.
Ecco la domanda più interessante con la sua fantastica risposta:
"Qual è il posto al mondo dove ti piacerebbe di più andare a investigare?"
La domanda lo ha preso un po' in contropiede, ci ha pensato a lungo prima di rispondere. Vi riporto qui cosa ha detto:
"Che domanda difficile... ce ne sono così tante di location al mondo. All'estero, poi, a migliaia ricche di storia. Mi piacerebbe tornare in Italia. Andare a Pompei e farci un giro. Non dico proprio ad investigarci, semplicemente esplorarla. A causa di tutta la sua storia pazzesca. Del vulcano, della tragedia che vi si è consumata."
Poi gli è venuta in mente anche Chernobyl, ci andrebbe anche solo per riuscire a catturare in un filmato il disastro lì accaduto ed in qualche modo anche la sua energia. E' consapevole del rischio delle radiazioni, ma la troverebbe comunque un'esperienza interessante. Hanno perfino riso insieme pensando alle creature mutanti (tipo "mostri della palude") che potrebbe incontrare lì.
Ha telefonato infine una fan dalla California e hanno ripreso a parlare della Queen Mary, ma non è stato detto nulla di rilevante o che almeno non sia già stato espresso durante l'indagine e le interviste condotte dalla GAC.
Non gli hanno fatto domande di sorta sulla situazione con Zak e Aaron, anzi, non sono mai stati nominati. Ma personalmente me lo aspettavo, non sono cose di cui uno ha piacere di parlare in un'intervista radiofonica e comunque un intervistatore intelligente eviterebbe di fare domande che potrebbero infastidire l'intervistato.
Nick, come al solito è stato gentilissimo e molto disponibile. La sua voce e il suo tono educato non sono per niente ingannevoli, anzi, essi lo aiutano a rivelare il suo spirito avventuriero, la sua determinazione nel seguire i propri obiettivi, la sua sete di curiosità e, soprattutto, la sua invincibile positività. Oltre che nel corpo, si allena nello spirito per i lockdown, così da essere in grado di spingere via l'energia negativa e tenerla al suo posto, facendo in modo che non lo segua fino a casa. Ci tiene tantissimo al suo lavoro, ma ha trovato la maniera più intelligente per eseguirlo.
Non fa che confermare la mia grande opinione di lui, che già era enorme quando l'ho incontrato. Non fa che confermare che Nick Groff è una delle persone migliori al mondo.
Gwen
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